Winetasting: Le Famiglie Storiche dell'Amarone
Degustazione vini le famiglie storiche dell'Amarone Zenato Speri Tenuta Sant'Antonio
Dal 2009 le famiglie storiche del territorio di produzione dell'Amarone si sono unite in una associazione che punta a preservare l’importante patrimonio enologico e culturale di questo comparto vitivinicolo.
L’amarone, come ben sappiamo, è simbolo del made in Italy nel mondo, un trend esploso alla fine degli anni ottanta talmente forte da risultare in seguito, e in alcuni casi, fuori controllo. Il successo è letteralmente piombato addosso ai produttori in un momento in cui il mercato richiedeva vini rossi rotondi, morbidi e di struttura.
Lunedì 8 marzo "Le Famiglie Storiche" ha tenuto un’interessantissima masterclass, in modalità webinar, organizzata da Origami Consulting, con la presenza del presidente in carica Alberto Zenato, dei produttori Paolo Speri e Tiziano Castagnedi, moderati dal bravissimo Nicola Fasson che ha raccontato il territorio con competenza e passione.
Fasson lo ha definito un vino iconico che non sempre ha saputo rientrare in questo ruolo, e da qui la necessità dei produttori dell’Amarone classico di associarsi per mantenere saldi i principi di storicità, artigianalità, familiarità, qualità. Si è partiti nel 2009 con 10 cantine, divenute poi 13, nell’intento comune di valorizzare al massimo il territorio della Valpolicella nell’areale dell’Amarone Classico, particolarmente vocato. Le aziende sono: Allegrini, Begali, Brigaldara, Guerrieri Rizzardi, Masi, Musella, Speri, Tedeschi, Tenuta Sant'Antonio, Tommasi, Torre d'Orti, Venturini e Zenato.
Si estendono su 8000 ettari tra la Val d’Adige e la Val Tramigna, dove i vitigni storici corvina, corvinone, rondinella, molinara, croatina e oseleta vengono allevati principalmente con il metodo tradizionale della pergola veronese; le famiglie del vino sono sempre le stesse, quindi altamente specializzate nelle pratiche vitivinicole e nel metodo dell’amarone.
Uve ben mature portate a grappoli sani e spargoli, per garantire la giusta areazione, nei fruttai per un periodo che va dagli 80 ai 110 giorni. Con l’esperienza, la ricerca e la complicità della tecnologia, il metodo di appassimento è stato perfezionato sempre più, puntando alla creazione di fruttai che favorissero il giusto appassimento, tenendo lontane muffe e marciumi, fino ad esaltare gli aromi che possano raccontare al meglio il terroir e lo stile del singolo produttore.
Gli assaggi della masterclass sono sei e la parte più divertente e interessante di questo winetasting a distanza sta proprio nel cogliere le diverse sfumature delle singole cantine, pur rimandando con coerenza il territorio.
I primi tre assaggi focalizzano l’annata 2016 che si è espressa in maniera profonda e coinvolgente.
Zenato Amarone della Valpolicella Classico 2016
Le vecchie vigne sono nella zona di Sant’Ambrogio e il vino racconta uno stile molto classico. Bisogna avere la pazienza di attendere i suoi tempi nel bicchiere perché si esprima al meglio. Intrigante nei profumi che con lentezza si offrono nei toni della rosa appassita, amarena matura e visciole, sottili le note balsamiche e di pepe. Il sorso è pieno, materico, avvolge nella morbidezza pur non mancando di toni freschi e di tannini fini che sostengono il lungo assaggio.
Speri Amarone della Valpolicella Classico 2016 Sant’Urbano
E' l’unica cantina a produrre una sola etichetta, certa di avere un vigneto eccellente qual è Sant’Urbano. Le vigne sono allevate tutte con il metodo tradizionale della pergola veronese, che attualmente porta un ulteriore vantaggio con l’innalzamento delle temperature garantendo una buona ombreggiatura alle uve. L’uvaggio è: cornina veronese e corvinone 70%, rondinella 25%, molinara 5%. Il vino si esprime in maniera particolarmente fine, non manca di eleganza, anzi. Apre sui toni floreali della viola, poi mora scura, liquirizia e uno sbuffo di cipria. Il sorso delinea un andamento dinamico, senza puntare alla dolcezza. Gli accenti freschi lo rendono succoso e scorrevole, elegante, i tannini delicatamente battono il ritmo - si fa lungamente apprezzare riportando le more e la liquirizia.
Tenuta Sant’Antonio Amarone della Valpolicella Antonio Castagnedi 2016
La famiglia Castagnedi ha una lunga storia di conferitori di uve, sono più giovani nel ruolo di produttori e puntano a ottimizzare i tempi differenti per evitare gli errori del passato. Le vigne sono in località Monti Garbi, nel comune di Mezzane di Sotto, a 300 metri di altitudine e sono allevate principalmente a pergola veronese, poi a guyot. L’amarone si manifesta con sfumature piuttosto diverse dai precedenti, i toni sono sulle prime delicatamente balsamici di menta secca, sa di tabacco da pipa, poi di visciola e spezia un po’ dolce. Il sorso è scorrevole avvantaggiato da una buona freschezza che mitiga il carattere alcolico, i tannini fini rendono dinamico l’assaggio che si allunga sui richiami della liquirizia e delle visciole.
Zenato Amarone Classico Riserva Sergio Zenato 2010
Proprio un bell’assaggio, a tratti sorprendente, da attendere a lungo nel bicchiere. Viene prodotto solo nelle migliori annate, con uve corvina veronese 80%, rondinella 10%, oseleta e croatina 10%, dalle vecchie vigne a Sant’Ambrogio, nel cuore della Valpolicella. Complesso e ricco sia al naso che all’assaggio. Avvolge nei profumi scuri di fico nero, amarena matura, caffè e liquirizia, in bocca è pieno, profondo e piacevole, a tratti sorprendente.
Speri Amarone della Valpolicella Classico Vigneto Monte sant’Urbano 2009
L’uvaggio è molto classico, corvina e corvinone 70%, rondinella25%, molinara 5%. Ha un accento selvatico al naso, torbato, i toni scuri della mora e del carrubo. L’assaggio è materico, morbido, caldo con tannini piacevoli.
Tenuta Sant’Antonio Amarone della Valpolicella Campo dei Gigli 2010
Ha una sua espressione stilistica che si distacca e si fa apprezzare. Elegante nei sentori balsamici in apertura, seguono la mora scura, poi spezie delicate di liquirizia e pepe nero. Notevole all’assaggio dove la freschezza integra gioca un ruolo importante conferendo succosità e scorrevolezza, complesso e dinamico sul ritmo dei tannini fini, secco in chiusura e lungo.
Seguici su facebook foodclub.it
Entra nel vivo della discussione sul nostro gruppo, un luogo libero dove professionisti della ristorazione, clienti e #foodlovers si confrontano sui temi del giorno: Join the #foodclubbers Be #foodclubber